Archivio della categoria ‘Arte


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Festival dei Due Mondi: anticipazioni

Spoleto53: prime anticipazioni

Dal 18 giugno al 4 luglio Spoleto apre i suoi teatri al pubblico.
Il programma sarà online da aprile 2010. Ecco i primi spettacoli annunciati:

Opera – Hans Werner Henze: Gogo no eiko
Teatro Nuovo – 18, 20, 22 giugno
In prima esecuzione assoluta in forma scenica prende vita a Spoleto l’opera Gogo no eiko del grande compositore tedesco Hans Werner Henze, tratta da un romanzo di Yukio Mishima, con la direzione d’orchestra di Gerd Albrecht, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, la regia di Giorgio F errara e la scenografia di Gianni Quaranta.
Un’opera che indaga il travagliato contrasto fra le generazioni, che racconta una storia dai toni foschi, sempre magistralmente accompagnata dall’energia affascinante di una musica vigorosa e struggente.

Concerto finale – Diego Matheuz
Piazza Duomo, 4 luglio
Sarà il venticinquenne direttore d’orchestra e violinista venezuelano Diego Matheuz, recentemente impostosi come uno dei più promettenti talenti di oggi, a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in occasione del concerto finale in Piazza Duomo.
Verranno affidate al genio della sua giovane bacchetta le Danze sinfoniche tratte da West Side Story di Leonard Bernstein e la Prima sinfonia di Gustav Mahler.

Robert Wilson e Berliner Ensemble: Shakespeare Sonette
Teatro Nuovo: 26, 27 giugno
A due anni dal trionfale successo dell’Opera da tre soldi, il Berliner Ensemble e Robert Wilson presentano in prima italiana I Sonetti di Shakespeare, con le musiche originali del cantautore americano Rufus Wainwright.
Wilson ha selezionato venticinque sonetti tra i più di centocinquanta composti da Shakespeare e ha colto la sfida di portare sulla scena una delle poche opere che il drammaturgo inglese non aveva pensato per il teatro.

LA PRIMA VOLTA DI JOHN MALKOVICH IN ITALIA

Grazie alla collaborazione tra Ravello Festival e Spoleto53 Festival dei 2Mondi, John Malkovich per la prima volta reciterà per il pubblico italiano.
Il 2 luglio Malkovich riporta in vita sul palcoscenico del Teatro Romano il noto scrittore e criminale austriaco Jack Unterweger, accusato di aver strangolato 11 prostitute a Vienna, Praga e Los Angeles. Una accattivante rappresentazione teatrale per un’orchestra barocca, due soprano e un attore, con la regia di Michael Sturminger e l’Orches tra Wiener Akademie diretta da Martin Haselböck

Hamburg Ballett – The World of John Neumeier
Piazza Duomo 2, 3 luglio
Continuando il percorso iniziato nelle due precedenti edizioni, la danza al 53° Festival di Spoleto rende omaggio ad un o dei più significativi coreografi del XX secolo: John Neumeier, che sarà presente con la sua compagnia Hamburg Ballett per la prima volta al Festival dei 2Mondi.
Neumeier ha studiato per il magico palcoscenico di Piazza Duomo uno spettacolo
“sintesi” delle sue creazioni più importanti, raccontando così la sua storia artistica.

Biglietti in vendita dal 9 marzo:
call center Fondazione 0743.776444
call center Tickeitalia 0743.222889
[email protected]

www.festivaldispoleto.com

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  • Raccolta di: Arte
  • FESTIVAL PIANISTICO DI SPOLETO – XIV EDIZIONE

    Antonella Manni ci informa che dal 16 Aprile al 2 Maggio si terrà  a  Spoleto la ” XIV EDIZIONE DEL FESTIVAL PIANISTICO,questa edizione sarà dedicata a Fredrich Chopin e, oltre ai concerti, si terranno letture ed interventi di ospiti illustri. I Concerti verranno eseguiti   al Teatro Caio Melisso, per gli incontri saranno utilizzate anche la Sala Antonelli e la Sala Frau.

    Grazie Antonella Manni per questa importante notizia che farà piacere a tutti gli appassionati di musica.

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  • Raccolta di: Arte
  • Spoleto, 12 aprile 1970 ( 2010)

    VINCENZO MARIA RIPPO:
    “IL MIRACOLO DI QUEST’ORA SOSPESA”
    Il miracolo di quest’ora sospesa ( cf. poesia Biblioteca a Perugia) è un verso di Vincenzo Maria Rippo (1947/ 70) , poeta e scrittore, spoletino d’adozione, di fama internazionale. Infatti il suo fu un vero e proprio caso letterario: la sua opera raggiunse subito il successo editoriale e della critica , ma egli non godè affatto di tale notorietà a causa della lucemia fulminante che rapida lo condusse alla morte. Egli stesso ne ebbe il sentore e suggellò in un foglio il doloroso , ma veritiero, responso “Le poesie usciranno postume”: testo contenuto nelle fascette delle prime pubblicazioni dei suoi carmi.
    Il poeta, la cui produzione artistica è ponte tra l’occidente classico e l’oriente islamico, tra i linguaggi antichi e fondanti della classicità e la novità linguistica della beat generation, è stato celebrato il 2 maggio 2009 presso il Centro Culturale Poli d’Arte di Spoleto . Un ‘iniziativa questa che coinvolse vari enti ed associazioni: in primis il professore Francesco D’Episcopo, docente di letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e curatore dell’opera del poeta; il quale fu il moderatore della serata organizzata in sinergia con il Forum dei Giovani Spoletini e il Centro Culturale Città Nuova. Il tutto nella suggestiva cornice del Centro Culturale Poli d’Arte; una serata che unì le arti ( la pittura, la poesia e la musica del gruppo Senza dimora fissa ) e in questa unione volle ricordare Vincenzo Maria Rippo; non solo nella presentazione dei suoi versi ma anche nella esposizione di componimenti inediti dei Poeti disincantati , a lui ispirati e dedicati. La cosa fu ancora più significativa perché nei locali della Poli d’Arte, in occasione dell’Aprile Spoletino del 1980, già si tenne una mostra bibliografica dedicata al poeta: un ritorno nella memoria alquanto significativo. Oggi 12 aprile 2010 ricorre il quarantesimo anniversario della morte di Vincenzo Maria Rippo e questo articolo vuole essere un umile ma sentito omaggio al nostro autore.
    Vincenzo nasce a Napoli nell’ottobre 1947, dove svolgerà gli studi primari, che poi proseguirà a Recanati. Nel 1962 la famiglia si sposterà a Spoleto, ove presso Il Liceo Pontano-Sansi nel 1966 terminerà gli studi classici. Si inscriverà poi alla Facoltà di Lettere della Università di Perugia. Il 1969 è l’anno del viaggio in Siria, che sancirà la sua definitiva conversione all’Islam. Studente brillante, batterista degli Alogeni , pittore, poeta e prosatore nonché filosofo: a lui si devono i seguenti scritti, che il padre, Renato fino all’anno della sua morte il 2003, ha pubblicato e divulgato: le Poesie e gli Inediti, le Lettere a Francesca, Tacito storico, Prologomeni a nuova metafisica dell’essere e infine uno scritto sull’Islam, curato dal prof.re D’Episcopo ( Rippo e l’Inslam).
    Come il Leopardi, con il quale condivise Recanati, Rippo avverte un’angoscia profonda, che lui tinge d’azzurro ( Per i miei tre amici: Ora raccolgo una grande viola di pianto/ e dico addio alla vostra giovinezza; Serata azzurra: Amici ho paura /di coprirmi d’azzurro), ma non sfocia nell’ateismo leopardiano; anzi si risolve in un profondo ecumenismo , i cui poli sono da una parte il francescanesimo dall’altra la fede musulmana. In Davanti San Claudio, citerà Chiara d’Assisi: (…) le mani nella preghiera. E Domina Clara/mi suonava nel cuore con voce dei ricordi/ e mi riempiva gli occhi di lacrime); l’Inslam compare in molti scritti,tra i quali cito: Kaaba, pellegrino a te vengo … ( Guarda al di sotto delle mie labbra e delle mie lacrime, /e coglimi come io mi vorrei).

    Una riflessione particolare merita la donna in Rippo: la musa eterea e metafisica che dispensa grazia e dolcezza al poeta sofferente nel suo dolore profondo( L’ultima sera con Jennie: Io non quale sia il mio dramma atemporale). Molte sono le figure femminili presenti nella produzione letterario del nostro autore, ma fra tutte la più pregnante è Francesca: un’amicizia profonda, una sintonia sinergica di anime che si sono incontrate quasi e soprattutto per via epistolare, un angelo che discreto si fece consolazione nell’intimo disagio del poeta, molto più forte di quella lucemia che con la violenta e repentina forza di un fulmine improvvisa lo spense.
    Le Lettere a Francesca sono l’epistolario, nonché l’intenso diario di due anime lontane geograficamente, eppure più vicine che mai, che ,iniziato nel 1965 e poi interrotto per poi raccogliere tutte le missive datate dal dicembre 1968 al gennaio 1970, racconta un incontro atemporale la cui unica traccia materiale è proprio questo carteggio. Francesca e Vincenzo si sono incontrati solo nella carta e nell’inchiostro, per poi trascorrere un unico pomeriggio insieme a Pegli. E’ la lettera XVIII ( Spoleto , 15 novembre 1969); la penultima , in quanto, l’ultima , l’epistola XIX reca la data 8 gennaio 1970 ed è stata scritta a Spoleto: di lì a pochi a mesi il fatidico e ultimo giorno per Vincenzo: il 12 aprile 1970. Così Vincenzo nella lettera XVIII racconta quell’unico incontro fisico con Francesca:
    Perciò adesso me ne sto a pensare a quello che per me è stato davvero uno splendido pomeriggio : in cui potevo parlati e, trovarti tanto, ma tanto simile come ti avevo immaginata , e tanto diversa dalle molte altre ragazze con cui ho avuto occasione di far conoscenza finora. (…) In fondo resteranno sempre queste lettere , e questi momenti, che bene o male, mi hanno fatto capire tante cose e che, soprattutto, mi hanno fatto conoscere quella persona straordinaria che tu sei.
    L’ultimo palpito d’ali, il primo e ultimo bacio di un ‘angelo, per te Vincenzo – il lettore mi perdoni il cambio di registro – che chiudesti la tua esistenza terrena come la tua ultima poesia ( Prendimi, Signore …):
    Ora che ho bruciato la mia vita,
    non voglio tornare indietro;
    a Te io mi rivolgo, come l’uomo che soffre.

    Davvero la tua vita non fu che «il miracolo di quest’ora sospesa»; sospensione che echeggia in tua quartina dal titolo Pastorale e con la quale concludo:
    Le tue fonti vorrei le tue greggi
    Teocrito
    toccar l’acqua con le mani
    addormentarmi tra gli ulivi.

    Sandro Costanzi

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  • Raccolta di: Arte
  • Quale Medioevo: le radici di un futuro…

    QUALE MEDIOEVO : Le radici di un futuro ….
    LA 58ª SETTIMANA DI STUDIO DEL CISAM:
    LE RELAZIONI INTERNAZIONALI NELL’ALTO MEDIOEVO
    Dall’8 al 12 aprile 2010 presso Palazzo Ancaiani, sede della fondazione CISAM di Spoleto ( Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo) si è svolta la cianquatottesima Settimana di studio che aveva per argomento le relazioni internazionali nell’alto medioevo; ad essa hanno partecipato relatori e docenti provenienti dalle più prestigiose università italiane ed europee. La prolusione iniziale, pronunciata presso il Teatro Caio Melisso giovedì 8 aprile , è stata affidata al prof.re Antonio Padoa Schioppa, presidente della fondazione CISAM. La rete internazionale nel periodo , preso in esame, risulta essere alquanto complessa e intrigata: Bisanzio, Venezia, il papato, il mondo islamico, i regni barbarici del nord Europa sono i teatri in cui si vengono a delineare tanto il concetto fondativo di Nazione quanto la questione dei flussi migratori , molto diffusi all’epoca di cui sopra.
    In Quale Medioevo, il semestrale del CISAM , il ministro degli esteri on. Franco Frattini ha presentato la stretta attualità della tematica della Settimana di studio. Riporto qualche breve cenno del suo contributo :
    La stessa salvaguardia del patrimonio culturale, senza un’adeguata consapevolezza della storia, rischia di rendere l’Europa sempre più simile ad un parco turistico, nel quale noi ci muoviamo ignari del nostro passato ed inconsapevoli dei valori che stanno a fondamento della nostra civiltà. Per comprendere ed agire nel mondo d’oggi, così fortemente interdipendente, esiste, inoltre, una sinergia tra discipline diverse: cultura, politica, economia. (…) Come più volte nei momenti di cruciali della sua storia, l’Europa di oggi deve affrontare la sfida di accogliere, anche nel proprio universo simbolico, nuove culture senza tradire la propria identità. Per poter vincere questa sfida l’Unione Europea deve saper tornare a trasmettere passioni e ideali forti, a condurre battaglie di principio, a mobilitare le coscienze civili; deve darsi una nuova missione storica per definire e perseguire il “bene comune” del XXI secolo.
    Quale Medioevo, che secondo Enrico Menestò “ non è una domanda, ma un’affermazione”, è il megazine del CISAM, centro studi nato il 7 giugno del 1952 ad opera di Giuseppe Ermini , allora docente dell’Università di Perugia , poi ministro della Pubblica Istruzione, l’ente è una punta di diamante della città di Spoleto in Italia e nel mondo: Diploma di Medaglia d’oro ai benemeriti della Scuola della Cultura e dell’Arte, assegnato dal Presidente della Repubblica , con decreto del 2 giugno 1965, e l’inserimento nel 3° rapporto Eurispes delle Eccellenze d’Italia nel 2008. Il CISAM propone Settimane di studi, pubblicazioni universalmente riconosciute nell’ambito universitario-culturale : il tutto per amore della verità storica e nel rigore scientifico. Lascio i recapiti al lettore per ulteriori informazioni:
    Fondazione CISAM: piazza della Libertà, 12 – 06049 Spoleto (PG); [email protected], www.cisam.org.
    Sperando di non aver annoiato il gentile lettore, concludo con un passaggio del prof.re Menestò, tratto dal suo articolo di presentazione di Quale Medioevo :
    Meglio: la riaffermazione contro una stantia opinione comune di quei mille anni di storia come luogo privilegiato di incontro tra civiltà, come spazio di fermento creativo che ha valso a noi moderni l’idea di municipalità e le università, i numeri arabi, le banche e gli assegni, gli occhiali e i bottoni, la scrittura che i computer hanno ribattezzato «Times New Roman», nonché la maggior parte delle lingue nazionali europee ( e l’italiano di Pietro Bembo è il fiorentino trecentesco delle Tre Corone: Dante , Petrarca e Boccaccio).
    Sandro Costanzi

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  • Raccolta di: Arte
  • Fare Cultura – Associazione Culturale
    Via Martiri della resistenza, 22
    06049 – SPOLETO (PG)
    C.F. 93020760547
    TEL. 3804790655
    E-mail: [email protected]

    CHIARA MANCUSO : Sentieri nella notte
    Sabato 10 aprile 2010 l’associazione culturale FARE CULTURA , in collaborazione con TECA; è lieta di presentare l’artista Chiara Mancuso, in quanto è contemporaneamente musicista, poetessa, cantante lirica e artista grafica. Chiara, nata a Palermo ,umbra d’adozione, vive ed opera ad Assisi; la sua vasta formazione culturale è frutto di una ricca base umanistica ( Liceo Classico di Assisi) unita allo studio della chitarra( contemporaneamente si diploma , con due anni di anticipo, all’Istituto Musicale Pareggiato “Briccialdi” di Terni ) . Attualmente è docente di chitarra tanto nella tradizione classica quanto nelle innovazioni, non solo blues ,del Novecento .
    Sarà Chiara a condurci per i “Sentieri nella notte”, cosi si chiama l’itinerario poetico- musicale che ci vedrà giungere all’alba del nuovo giorno attraverso l’oscurità della notte. Compagni di viaggio saranno Bach e Giuliani: compositori che ben si adattano alla sua poetica analitica e contemporaneamente ricca di suggestioni interiori.
    La chitarra non è affatto uno strumento facile, come si potrebbe pensare a prima vista. Il bravo chitarrista deve saper distillare essenze sonore con l’alchemica unione di tecnica e passione; il tutto reso più complesso dall’acustica essenzialità della chitarra. Come i suoni della sua chitarra, Chiara ha distillato e sapientemente potato i suoi versi.
    Tutto ciò in sintonia con un altro dei suoi compagni di viaggio : Dino Campana ( 1885-1932). Il poeta di Marradi, grazioso e montuoso paese sito tra Firenze e Faenza , con i suoi Canti orfici (1918) ha celebrato la notte, l’oscurità. Il primo ad interpretare la notte come luogo metaforico fu Dante nella prima cantica della sua Commedia. La tematica della notte, come discesa nelle tenebre del proprio io, non è solo in Campana , ma anche in altri autori di grande prestigio culturale, come appunto Dante Alighieri e Giacomo Leopardi.
    Se sarà la poetessa Chiara Mancuso , che forte dell’insegnamento dei lirici greci ha unito nella lirica la poesia con la musica, a liberare la musica di Bach e di Giuliani, sarà l’attore Danilo Santi a declamare i versi della nostra autrice.
    Sandro Costanzi
    SENTIERI NELLA NOTTE
    POESIE E BRANI PER CHITARRA: CHIARA MANCUSO
    ATTORE: DANILO SANTI
    MODERATORE: SANDRO COSTANZI
    SABATO 10 APRILE 2010, ORE 17,15 CAFFE’ LETTERARIO IN PALAZZO MAURI ( Spoleto)

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  • Raccolta di: Arte
  • QUANDO PASQUA È … FIORIRE D’ARTE

    Quando Pasqua  è …  fiorire d’arte:

    I grandi artisti del fumetto e  La passione secondo M. Teresa Romitelli

        A Spoleto la Pasqua del 2010 è stata una ricca e preziosa fioritura delle arti visive.  Si è inaugurata infatti sabato 3 aprile 2010  la grande mostra I grandi artisti del fumetto a Spoleto per l’Abruzzo.  La mostra, voluta  dall’assessore della cultura Vincenzo Cerami , è ospitata presso Palazzo Collicola e durerà fino al 2 maggio, per poi spostarsi  a Perugia al CERP ( Centro Espositivo Rocca Paolina) dal 22 maggio fino al 13 giugno 2010. Alla collettiva  hanno partecipato  ben 90 artisti, tutti grandi esponenti di questa nuova arte, tra cui Milo  Manara , Ron Tandeberg , Ron Wagner  ,  Yves Got, Andrè Barbe e tanti altri.

      Così Cerami introduce un’iniziativa innovativa e fresca, come la primavera; una primavera di rinascita tanto per le pietre quanto e soprattutto per i cittadini dell’Aquila: Con i lavori gli artisti , giunti dall’Italia e dall’estero, Spoleto ha organizzato un’importante mostra-mercato e redatto un catalogo delle opere esposte. Il ricavato delle vendite sarà consacrato al  recupero della trecentesca fontana  di Piazza San Marciano – riprodotta per l’occasione nel manifesto- nel centro storico dell’Aquila. Eco concorde è quello di Janine  Cukiermann, curatrice della mostra,: I disegnatori  e gli illustratori  di fumetti-arte nuova , in piena espansione , creativa e libera- non potevano che  sottoscrivere  e collaborare  a questo progetto donando le loro opere  affinchè la città dell’Aquila , così profondamente  ferita , possa rinascere e ritrovare  il patrimonio  senza il quale  una città  e i suoi abitanti non possono vivere.

       Il linguaggio del  fumetto, artigianalmente multimediale perché associa insieme l’aspetto grafico con la parola e le onomatopee, ben si integra  con la sensibilità dell’uomo odierno  che cerca di captare sensi e significati nella brevità verbale. La funzione dell’arte è quella di creare liberamente la coscienza di una città e delle sue pietre: ben venga il fumetto!

       Accanto a Palazzo Collicola  è sito lo studio di Maria Teresa Romitelli, la quale propone una rassegna intrigante e intensa  di arte grafica. La mostra, inaugurata il 27 marzo e che si concluderà il 18 aprile 2010, è intitolata: La Passione ; Variazioni a quattro mani. Impressioni originali di M.Teresa Romitelli, realizzazione grafica di Paolo Sgroi, maestro incisore di Milano nonché discepolo di Upiglio per la grafica e di Azuma per la scultura, critico curatore della mostra  Loredana Chionne.  Mostra alquanto attuale per l’ostensione del Velo sindonico di Torino che si inaugurerà domani: l’artista ha infatti voluto per questo periodo pasquale un’ esposizione dedicata alla passio Christi, che laicamente è anche passio humanitatis.

        Il tutto nasce da un Cristo percosso e  sospeso dal peso della morte inciso in una lastra del ’72, la quale è stata stampata insieme ad altre lastre:  la corrosione della materia ben si sposa con il glorioso oro bizantino;  i poli entro cui si evolve l’arte della Romitelli. Una via crucis in cui ogni stazione è un insieme studiato, meditato e soprattutto  vissuto. Spesso nelle tele   di quest’artista si trovano fratture, ali violentate e silenzi urlati nella trascendenza: ora tutto ciò è una persona, non più un idea. Il Cristo passionato per la Romitelli è quindi la  passione di ogni uomo per i grandi valori universali che trascendono la sua stessa esistenza  particolare.

    Sandro Costanzi

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  • Raccolta di: Arte
  • LE VISCERE DELLA TERRA E LE PROFONDITA’ DELLO SPIRITO
    Domenica 21 marzo 2010 la città di Spoleto ha vissuto due importanti eventi . Il primo evento è stato la proiezione del film documentario “ A mani nude: uomini e miniere”, realizzato da Francesca Garofoli e prodotto da Rai Educational , “ La storia siamo noi” e Rai Storia per commemorare il 55°anniversario dell’eccidio di 23 minatori, avvenuto il 22 marzo 1955 presso le miniere di lignite di Morgnano, grazioso e ridente paese nei pressi di Spoleto.
    L’autrice del video si è fatta interprete attenta di tutte le storie dei minatori, non solo umbri ma anche di quelli della Sardegna, altra regione ricca di giacimenti minerali: erano infatti gli stessi protagonisti i narratori le cui testimonianze illuminavano alcuni filmati originali dell’Istituto Luce circa la strage di Morgnano.
    Erano le 6,40 di mattina del 22 marzo 1955, quando una sacca di grisoù fuoriuscì da una galleria in tracciamento, causando una grande esplosione. Il triste evento di Morgnano è’ancora attualmente una delle stragi più drammatiche legate al lavoro in miniera. Proprio per questo motivo il 22 marzo è stato dichiarato dal comune di Spoleto il giorno della memoria e dell’identità spoletina.
    Il coraggio di entrare nell’ascensore che portava i minatori nelle viscere della montagna, da tutti costoro concepito come una gabbia. La necessità di illuminare solo il necessario e di tastare con un bastone la solidità dei cunicoli perché il tratto sarebbe stato meno drammatico, quando si era ignari dei movimenti e delle frane interne al monte . I ricordi della domenica appena trascorsa e condivisi il lunedì: tutto scompariva nella gabbia diretta nel buio della terra. La preghiera costante a S. Barbara e la sua festa che tutti unificava, superando ogni distinzione di classe. Tutto ciò e molto di più è scolpito sui marteletti incrociati, simbolo universale di tutti i minatori, uniti unanimemente dal vincolo della fraternità.
    Dalle viscere della terra alle profondità dello spirito: presso la chiesa romanica di San Gregorio, lo stesso 21 marzo, si sono esibiti i Laudesi umbri: coro che vanta una carriera più che trentennale, importanti incisioni e collaborazioni con enti e associazioni di prestigio. Accompagnati dalla bacchetta del direttore Padre Antonio Giannoni e dal sapiente accompagnamento organistico del M° Angelo Silvio Rosati, hanno eseguito brani del repertorio corale sia antico che moderno dedicati al mistero pasquale. Il Cristo che, morto per amore sulla croce, ha conosciuto le viscere della morte per poi risorgere a vita nuova: questo il nucleo tematico che ha caratterizzato la sequenza dei brani eseguiti. Un iter dalla buio alla luce.
    Il concerto dei Laudesi umbri di domenica 21 marzo è stato curato e organizzato dall’Associazione Culturale L’Orfeo, che ospiterà a giugno presso il Centro Culturale Poli d’Arte le conferenze di musicologia per la rassegna MUSICOLOGINSIEME 2010: una serie di quattro appuntamenti curati da Gioia Filocamo , preziosi e coinvolgenti.
    Il prossimo appuntamento con gli amici dell’Orfeo è giovedì I aprile 2010 , ore 18, presso la chiesa di S. Venanzo, paese nelle vicinanze di Spoleto con un concerto in cui si esibirà il M° Angelo Cicellini al violino e il M° Angelo Silvio Rosati all’organo.
    Con la fraternità dei minatori e le altezze dell’anima auguro a tutti i lettori del blog della Poli d’Arte una Pasqua serena e ristoratrice.
    Sandro Costanzi

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  • Apertura blog Polid’arte

    L’artista Edward Evans in occasione della mostra dell’anno 2000. nella galleria Polid’Arte  con il maestro Giancarlo Menotti ed Annamaria Polidori

    Il Blog della galleria Polid’arte è nato per dare una cassa di risonanza maggiore a tutte le iniziativa che il Centro Culturale prende , oltre alla vere e proprie esposizioni di autori italiani e stranieri ,poichè il fine è sempre quello di aprirsi al dialogo,al dibattito, alla confluenza di varie espressioni di arte e scienza ed attualità : un punto di incrocio e di scambio di Idee.

    Il 2010 si aprirà a maggio con la personale di un conosciuto e raffinato paesaggista  l’artista Mario Moretti,reduce da importanti soddisfazioni come la bella rassegna ospitata da Palazzo Valentini sede della Provincia di Roma, e durante la presenza  delle sue quasi astratte visioni pittoriche  ospiteremo la prof.ssa Carla Rastrelli che approfondirà e commenterà la Poesia di Dino Campana ed inoltre avremo ,come ogni anno le “perle”  ossia delle occasioni molto particolari e intense di studio della musicologia con gli incontri che l ‘associazione musicale “Orpheus”,ci propone con l’ascolto di conferenze di professori Universitari che ci faranno ascoltare e conoscere  brani e segreti dei grandi della Musica .

    In coincidenza del 53 simo Festival dei  2  Mondi di Spoleto, possiamo essere orgogliosi di annunciare il ritorno ,per il V° anno alla Polid’Arte dell’esposizione di uno dei più importanti pittori americani viventi Edward Evans , grande artista e grande appassionato di Spoleto e della terra Umbra. Nella sua ultima esposizione nell’anno 2007,  egli, entusiasta degli artisti esposti nella Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Collicola, volle donare al Comune di Spoleto una sua grande tela,che spero troverà quanto prima il suo giusto spazio tra le opere esposte ,proprio perchè è un artista esposto nei Musei di Filadelfia , New York Toronto, Minneapolis ,Ginevra ,Bruxelles, inoltre in  Russia in Cina e via dicendo….

    Ci saranno ancora mostre ed eventi interessanti e da “gustare” con i nostri aperitivi ,per tutta l’estate e parte dell’autunno, ma per adesso iniziamo con questo piccolo assaggio.  A risentirci presto cari amici

    Annamaria Polidori

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