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Stefania Lubrani: il mondo di Atlantide alla Poli d’Arte
Dal 24 luglio al 15 di agosto 2010 presso il Centro Culturale Poli d’Arte è presente la mostra personale dell’artista Stefania Lubrani. La Lubrani ha portato Atlantide, con un particolare allestimento: dalle acque superficiali si giunge fino alle profondità del mitico continente sommerso ( il tutto da un passaggio cromatico dall’azzurro al nero brunito); Atlantide è quindi il prototipo del nostra interiorità. La mostra, inaugurata sabato 24 luglio, con un magistrale discorso del M° Ennio Calabria, il cui fulcro era centrato sulla fluidità e delle acque e della cera, ha visto un reading di poesia. Protagonisti, oltre ai giovani poeti Danilo Santi, Valerio Rosati, Loriano Grullini e Sandro Costanzi, i poeti Stefania Lubrani e Angelo Sagnelli, presidente dell’associazione culturale In tempo. Al violoncello il giovane Federico Papi con musiche di Bach.
La liquidità dell’acqua e il caldo magma della cera persa, presente nelle opere della Lubrani; simboli di vita e rinascita: ciò nasce anche dalla forte esperienza spirituale, e non solo artistica, del restauro del Bambino di Praga, curato dalla stessa artista. Sabato 7 agosto 2010 ore 17,30, sempre alla Poli d’Arte , la conferenza di Stefania Lubrani “ L’etica della cera” circa la storia e l’uso della cera nell’arte e il restauro della celebre scultura praghese.
Sandro Costanzi
1 ago
NOTA CRITICA EVANS – POLIDORI
Presso il Centro Culturale Poli d’Arte ( Piazza della Signoria; Via del Duomo 27 ; www.polidarte.com;www.polidarteblog.com) fino al 4 di luglio 2010 è ospitata la mostra di Edward Evans (pittore) e AnnaMaria Polidori ( scultrice ). Evans è un importante artista americano presente nelle più importanti collezioni pubbliche e private negli USA, in Europa e in Cina. Caposcuola dell’arte americana, è un iperrealista astratto: sulla tela ripropone ora corrose superfici metalliche, ora le pieghe e i panneggi degli antichi maestri del Rinascimento Europeo. E’ passato da una prima fase monocromatica ( centrata soprattutto sul marrone) ad un intenso cromatismo: i passaggi intermedi di questo passaggio sono stati prima il binomio bianco/nero e poi i caratteri cinesi scritti sulle tele, seguiti ai primi caratteri della costituzione americana. In lui l’illusione diviene realtà.
AnnaMaria Polidori propone sculture in pietra leccese: linee morbide e circolari che fluiscono nella dolcezza della materia. La monocromia delle sue sculture ben si sposa con il cangiante cromatismo di Evans. Ironia della sorte: quando Evans era monocromatico, la Polidori era policromatica, in quanto autrice di sculture in plexiglass; ora che lei è mono .cromatica , Evans è diventato policromo. Cambio estetico del tutto naturale e non forzato. I due artisti si richiamano a vicenda: le tensioni della Polidori richiamano le carte stracciate di Evans; le lettere di quest’ultimo hanno trovato nella Polidori un libro dove essere scritte e lette.
Anna Maria Polidori esordisce a Spoleto nel Festival dei Due Mondi del 1987 con la mostra collettiva della Cosmostruttura: gruppo artistico nato a Milano nel 1986 che nell’anno successivo portò a Palazzo Mauri, e precisamente nella corte ( l’attuale Caffè Letterario) delle opere pitto-scultoriche in cui la materia era la scenario primario, ove si svolgeva la vita dell’universo. Nel 1995 apre il Centro Culturale Poli d’Arte, con la finalità di unire tutte le arti e diffonderne l’intima unione; la Poli d’Arte , oltre a curare mostre di arti visive, promuove incontri letterari, presentazioni di libri, conferenze musicologiche ( in collaborazione con l’ associazione culturale l’Orfeo ) e concerti. Ivi nel 1995 il M° Evans ha tenuto la sua prima mostra in Italia e il Centro Culturale Poli d’Arte è onorato di ospitarlo.
Sandro Costanzi