Archivi di giugno 2011


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Gabriella Giuriato: I fiori di Ground Zero

GABRIELLA GIURIATO:
I FIORI DI GROUND ZERO

Ma dacchè v’è un limite postremo , ( l’essere) compiuto è perfettamente
da ogni parte , alla massa comparabile di ben rotonda sfera,
che dal mezzo preme parimente in ogni dove: per esso infatti
quel che occorre è che sia né in un punto maggiore, né in uno più esiguo.
( Parmenide, Sulla natura)

Ancora irresoluta: e mentre ascendi,
quasi l’avessi su con te levato,
con te rapisci l’impeto e lo liberi –
e ti inclini e sospendi e indicando d’un tratto
dall’alto ai giocatori un punto nuovo
li inquadri in una figura di danza. ( Rilke, La palla)

Ho voluto introdurre questa riflessione critica dedicata a Gabriella Giuriato, grafico e pittrice che, vivendo e lavorando nella natia Venezia, opera il collage dipinto ( un influsso del locale artigianato delle maschere) , anche su sferiche calotte di legno, con delle citazioni apparentemente antitetiche circa la simbologia della sfera . La prima tratta dal poema filosofico di Parmenide intitolato Sulla natura descrive la compatta e perfetta sfericità dell’essere che , essendo sferico, non conosce squilibri all’interno della sua struttura. Diversa invece è la concezione di R.M. Rilke il quale nel carme Der ball (La palla) descrive la rotazione ancora irresoluta, perché ancora in atto, di una palla che, forte dell’impeto datole dal lancio, lascia sospesi e attenti i giocatori, calamitati dal transeunte fulcro visivo della stessa.
Immobile perfezione dell’essere ( Parmenide) e rotazione fluente e sinergica ( Rilke) risolvono la loro antitesi nell’arte della Giuriato che coniuga i due aspetti concentrando e calamitando il vortice del moto in obbligati e necessari, in quanto unici e quindi unificanti, fulcri della rotazione: perni che nel moto circolare, espressione spaziale del greco ritorno dell’eguale, adempiono le storie inscritte in quella totalizzante e antica pergamena arrotolata, che è il destino del mondo, srotolando man mano il loro arcaico codice.
In questo senso la scultrice osserva attentamente la storia attuale per leggerla alla luce della dialettica passato-futuro. Nell’opera Il crollo e la ricostruzione tra le due torri gemelle di New York che affondano nel mare, emerge da quello stesso mare, vettore quindi di morte e vita, e svetta il campanile di San Marco a Venezia, che diroccato nel 1912 venne ricostruito nel ’22. Tutta la vicenda storica si attorciglia lungo le cicliche e perfette sezioni della conchiglia: nella calotta istoriata campeggiano molte conchiglie, una delle quali sul capo di un’enigmatica donna, che rappresenta Cassandra, mentre la calotta superiore, ancora da scrivere , poggia, ruota e svetta su di una conchiglia che spicca per grandezza e purezza di materia; il perno e il fuso di una storia inedita che si spera migliore di quella appena conclusa. In Luci nello spazio, sfera la cui particolarità e unicità è data dalle luci interne che si proiettano all’esterno, l’artista ripercorre le stagioni dell’umanità: l’uomo che ascolta ove l’orecchio echeggia nell’attualità del CD, l’uomo meccanico rappresentato da materiale di recupero elettro- informatico e infine l’astronauta, l’uomo che vive in un futuro già in atto. A queste opere va associata anche l’unicum Che pianeta sarà che si richiama a Schwitters ( Gli avanzi del mondo diventano la mia arte) e che quindi si presenta come sintesi organica di materie di scarto; il tutto nell’argento enigmatico e nel riflesso irenico di un arcobaleno sulla volta tondeggiante del CD. L’arcobaleno come emblema di vita e precisamente della vita che si ricostruisce dopo una decostruzione trae le sue origini dalla mitologia diluviana:

Io pongo il mio arco nelle nubi ed esso sarà un segno di alleanza fra me e la terra. (….) Le acque non diverranno mai più un diluvio per distruggere ogni carne ( Genesi 9,13-14).

E non solo ma anche e soprattutto l’arcobaleno è anche simbolo di speranza, quella speranza che diventa forza e dialogo per ricostruire giardini sulla cenere e tra le macerie e torri di luce, come fari e monito ad una società che non deve dimenticare la sua tradizione di libertà e democrazia, nata anche dagli orrori del secolo breve. Ma nel frattempo, non rimane che trovare una via di fuga tra i grattacieli infuocati, magari anche un varco che diventi il fulcro di una liberazione e il seme di un fiore inatteso che sboccia tra gli asfalti insanguinati .

Sandro Costanzi

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  • Raccolta di: Arte
  • Corrado Calabrò a Spoleto

    Sabato 25 giugno alle ore 17,00 presso la sala Ermini di Palazzo Ancaiani si svolgerà la manifestazione culturale dal titolo “I poeti si incontrano” con la presenza del poeta e letterato Corrado Calabrò, Presidente dell’autority della comunicazione e dell’Avv. Angelo Sagnelli, giornalista, poeta e letterato premiato alla Biennale della poesia di Venezia.
    I due poeti insieme ad altri illustri colleghi saranno intervistati dallo scrittore e giornalista Alfonso Marchese.
    Alla manifestazione culturale che si ispira a quella rassegna inventata circa quaranta anni fa dal maestro Giancarlo Menotti durante un famoso Festival dei due mondi e cioè “I poeti senza frontiere”, parteciperà lo scrittore e giornalista Luca Morricone anche in qualità della rivista Linfera, una delle testate culturali più accreditate nel settore della letteratura e della poesia.
    Questo incontro rientra nell’ambito delle manifestazioni culturali facenti parte dello Spoeltofestivalart con l’obiettivo di costruire numerosi eventi culturali intorno al Festival dei due mondi, come d’altra parte accadeva gioco forza nei più importanti festival degli anni ’70 e ’80.
    L’organizzazione dell’incontro è stata curata dall’istituto Europeo per la Formazione e l’Orientamento presieduto da Luca Filipponi che nell’ambito dell’incontro presenterà le altre novità legate al premio internazionale Spoeltofestivalart, tra le quali la riedizione in forma cartacea ed in forma multimediale della rivista culturale “La fiera letteraria” che fu uno dei giornali più importanti e di tendenza degli anni ’70 ed ’80.
    Alle ore 19,30 è previsto un incontro con Happening e lettura dei testi di autori importanti da parte degli stessi poeti presso P.zza della Signoria Centro Culturale Poli d’Arte.
    Il Presidente dello Spoletofestivalart Luca Filipponi ed Angelo Sagnelli, responsabile della Biennale di poesia, hanno mostrato interesse e soddisfazione per perfezionare questo progetto culturale: “A settembre faremo il premio Spoletofestivalart Letteratura che rappresenta il simbolo di tutto il movimentismo culturale, tematico ed internazionale, nato intorno a queste attività.

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  • Raccolta di: Arte
  • Lunedì 20 maggio alle ore 10,30 presso l’Hotel Nuovo Clitunno di Spoleto sarà presentato il Premio Internazionale Spoletofestivalart 2011 organizzato dall’Istituto Europeo per la Formazione in collaborazione con numerose istituzioni ed accademie italiane, europee ed internazionali.
    Il Direttore Artistico del premio, il M° Prof. Sandro Trotti, ha espresso soddisfazione per le modalità di organizzazione di questa nuova edizione: “Il Premio Spoletofestivalart è ormai divenuto un vero e proprio evento internazionale al quale sempre più artisti emergenti o affermati hanno chiesto di partecipare all’edizione 2011”.
    Il Presidente della commissione del premio, M° Prof. Sandro Bini, noto artista ternano che parteciperà alla Biennale di Venezia – Umbria, si è detto soddisfatto delle tante attività che questa manifestazione offrirà a tutti gli artisti premiati che in questa edizione saranno circa 70 tra scultori, pittori e digital art.
    In effetti tutti gli artisti premiati avranno un catalogo dedicato alla manifestazione ed almeno sei mostre itineranti in varie città italiane: Spoleto, Perugia, Rieti, Mantova, Cremona e Milano e poi a conclusione ci sarà una mostra collettiva delle opere premiate presso una istituzione comunitaria a Bruxelles.
    Alla presentazione parteciperanno anche il Prof. Alberto D’Attanasio, stretto collaboratore di Vittorio Sgarbi, in qualità di Presidente della commissione scientifica del premio ed il maestro Enrico Di Sisto, Presidente della Angioina Arte, che per l’occasione ha effettuato una mostra personale a Spoleto presso i locali di via Saffi, nella sala degli ex orafi: alla fine della conferenza, alle ore 12,30, presso tale sala, si svolgerà un happening di presentazione della mostra alla presenza del Prof. Gianni Turina che in qualche modo sancirà un accordo di collaborazione stretta tra Premio ed Expo Spoletofestivalart e varie istituzioni del comprensorio reatino.
    Il Dott. Remo Alessandro Piperno, editore e Direttore della casa editrice Cida, ha inviato questo messaggio agli organizzatori: “Sarò felice di consegnare alcuni trofei e riconoscimenti per il premio Spoletofestivalart il giorno 9, che è divenuto un vero e proprio evento di comunicazione nel settore artistico – culturale”.
    Il Prof. Luca Filipponi, Presidente dello Spoletofestivalart ha espresso soddisfazione per quanto è stato fatto: “In questa edizione abbiamo avuto circa 1200 contatti di adesione e rapporti e partnership con le principali istituzioni artistiche internazionali tra le quali il Gran Palais di Parigi, l’Accademia di Pechino e di Shangai, la Biennale di Salvador De Baia in Brasile. La Presidentessa del Gran Palais di Parigi, Dominique Chapelle, ha confermato la sua presenza per il 9 luglio a presenziare la manifestazione, come seconda edizione può anche bastare, anche se sono previsti altri grandi nomi presenti per il 9 luglio, tra i quali William Tode, notissimo artista ed uomo di cultura già Direttore degli Uffizi di Firenze”.

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  • Raccolta di: Arte